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I numeri del calciomercato: le differenze tra Premier League e Serie A

Ormai l’estate sembra diventare sempre più solo un lontano ricordo, ma il mondo del calciomercato non va mai in soffitta, come ben sanno gli appassionati. Quella che si è conclusa da qualche settimana, però, è stata l’ennesima sessione di calciomercato a dir poco scoppiettante.

Come è stato raccontato sul blog L’insider, il calciomercato ha fatto segnare dei numeri molto interessanti, soprattutto perché testimoniano una crescita importante, in modo particolare nel massimo campionato italiano. La pandemia e la crisi economica, da questo punto di vista, sembrano quasi alle spalle, nonostante poi durante tutto l’anno i club non facciano altro che lamentarsi di come siano aumentati in modo esorbitante i costi.

La serie A, giusto per fare qualche esempio, è al secondo posto nella graduatoria virtuale dei tornei che hanno investito di più nel calciomercato. Certo, davanti a tutti c’è sempre un campionato che viaggia ad una velocità completamente diversa rispetto a tutti gli altri, ovvero la Premier League.

Investimenti pazzeschi in Inghilterra

Non c’era dubbio che il calcio inglese fosse più ricco rispetto a quello italiano, ma va detto che i numeri fanno davvero impressione. Basti pensare come in Serie A gli investimenti nel calciomercato estivo 2022 hanno raggiunto quota 750 milioni di euro, mentre in Premier League la spesa è praticamente il triplo, con ben 2.25 miliardi di euro che sono stati spesi.

Nonostante quello che si possa pensare leggendo il dato totale relativo agli investimenti in Serie A, in realtà i club italiani hanno saputo raggiungere un buon equilibrio tra entrate e uscite, dato che complessivamente le entrate sono state pari a 745 milioni di euro. In Premier League, invece, a fronte di una spesa pari a 2.25 miliardi di euro, le entrate sono arrivate a toccare 890,62 milioni di euro.

Sul gradino più basso del podio troviamo la Ligue 1. Nel campionato francese sono stati investiti 557,85 milioni di euro, mentre le entrate sono state ancora più alte, pari a oltre 600 milioni di euro. E il campionato spagnolo? Nessun investimento pazzo, dato che la Liga si trova al quarto posto, con 507 milioni di euro investiti, a fronte di soli 450 milioni di euro incassati. Si spende ancora di meno in Germania, visto che in Bundesliga i dati totali relativi agli investimenti sono pari a 484,58 milioni di euro.

Quali sono stati gli acquisti più cari di tutta l’estate

Non ci si deve affatto stupire, infatti, di come non ci sia nemmeno un movimento in entrata di una squadra italiana nella top 10 degli acquisti più costosi in Europa in questa sessione estiva di calciomercato da poco terminata.

Il colpaccio è rappresentato dal trasferimento di Antony, che dall’Ajax è passato al Manchester United. I Red Devils hanno dimostrato di non lesinare mai gli investimenti quando si tratta di grandi giocatori e, in effetti, l’ala brasiliana in forza ai lancieri fino alla scorsa stagione, è uno di quelli che sanno far girare la testa agli avversari ed esaltano i tifosi. Un trasferimento che ha sfiorato i 100 milioni di euro.

Grande campagna acquisti anche da parte del Chelsea, che ha investito una cifra probabilmente davvero folle per un ventunenne che non ha ancora mai esordito con la maglia della Nazionale francese maggiore. Si tratta del difensore Wesley Fofana, che è passato dal Leicester ai Blues per 95 milioni di euro complessivi.

E in Italia, chi ha investito di più? A livello di trasferimento secco, è stata la Juventus la regina del mercato, con i 41 milioni di euro che sono stati spesi per il trasferimento del difensore brasiliano Bremer dal Torino. A livello di squadra, invece, è il Napoli la compagine che ha speso più di tutte, con 68,05 milioni di euro investiti in estate.

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