Audit energetico per le aziende: a cosa serve e perché è importante

Le aziende si stanno concentrando attualmente sul controllo dell’andamento dei consumi dell’energia. L’obiettivo è di individuare eventuali aree in cui intervenire per correggere i consumi. Ecco perché l’audit energetico per le aziende è tanto importante.

C’è da dire poi che in alcuni casi è obbligatorio e può essere richiesto dalle strutture pubbliche o private anche quando non vige un obbligo di legge.

Con Eccum Energie, è possibile richiedere una consulenza energetica mirata per comprendere i consumi e intervenire di conseguenza in un’ottica di risparmio e di sostegno all’ambiente.

Audit energetico, diagnosi energetica: cos’è

Partiamo da qui per spiegare cos’è l’audit energetico: questa procedura è finalizzata per mettere su carta il profilo di consumo energetico di un’impresa, di un edificio o di un’attività che può essere pubblica o privata. In molti casi, infatti, ci sono delle opportunità di risparmio energetico che vengono sottovalutate.

Eppure, non dobbiamo dimenticare che i costi e i benefici che derivano in seguito all’audit energetico sono così importanti che permettono alle aziende non solo di risparmiare ma di sostenere la causa ambientale.

C’è un obbligo per l’audit energetico?

Sì, ci sono alcuni tipi di imprese che sono obbligate a effettuare una diagnosi energetica. Nello specifico ci stiamo riferendo alle imprese che hanno più di 250 dipendenti e un fatturato annuo superiore ai 50 milioni. Inoltre, sono obbligate per legge anche le cosiddette imprese energivore.

Non sono gli unici casi in cui si rende necessaria questa verifica. Per esempio, se stiamo per ristrutturare o sostituire un impianto di potenza termica nominale del generatore maggiore o uguale a 100 kW, allora è indispensabile verificare la diagnosi energetica dell’edificio, così da tenere sempre sotto controllo il profilo dei costi complessivi.

Quali sono le fasi dell’audit energetico per le aziende

Naturalmente una diagnosi energetica non può essere svolta in totale autonomia. C’è infatti la necessità di affidarsi a una realtà qualificata e specializzata per verificare i consumi e, di conseguenza, implementare le misure e le strategie più efficaci per prevenire lo spreco energetico.

Ci sono poi dei parametri che aiutano a intervenire in modo mirato: per esempio se sono stati fatti degli interventi di efficientamento energetico in passato e se l’impresa si trova in una posizione favorevole per la cosiddetta transizione energetica.

Una volta ottenute queste prime informazioni, si passa poi a effettuare l’audit energetico e comprendere la posizione dell’impresa; successivamente alla raccolta dei dati avviene l’analisi dei consumi e le ispezioni sul campo. In questo modo i professionisti possono verificare lo stato dell’isolamento ma anche delle apparecchiature.

Vengono poi valutate le fonti rinnovabili e proposte delle soluzioni di miglioramento. Così è possibile conoscere tutte quelle aree di miglioramento per andare poi a ridurre le emissioni e i consumi, risparmiando sulla bolletta e sostenendo il pianeta.

Tutti i benefici dell’audit energetico

Il primo step, quindi il primo aspetto che salta subito all’occhio dopo aver effettuato l’audit energetico, è l’identificazione di tutte quelle aree che di fatto sono inefficienti. Lo spreco energetico non è più possibile nel nostro millennio. Sappiamo infatti che ci troviamo in una posizione in cui il clima sta cambiando e le risorse sono sempre più a rischio.

In seguito all’audit energetico, scatta una fase di cosiddetta ottimizzazione dell’uso dell’energia. Come abbiamo detto prima, il risparmio economico può essere anche notevole, ed è un aspetto che migliora l’efficienza operativa, ma di fatto si vanno a ridurre le emissioni di gas serra e si impatta molto di meno sull’ambiente.

Per tutte quelle imprese che hanno scelto di sposare la filosofia ambientale come valore, è indispensabile poter dimostrare alla propria clientela quanto agli stakeholder la volontà di fare la differenza.

Oltre a quello che abbiamo visto fino a qui, tra i benefici citiamo un miglioramento generale del comfort e della valutazione immobiliare, così come la conformità normativa. Poiché ci sono dei casi in cui è obbligatorio sottoporsi alla verifica e al controllo dei consumi energetici, in questo modo si è a norma con quanto stabilito dalla legge.

L’importanza crescente della sostenibilità aziendale

Vale la pena a questo punto sottolineare che, al giorno d’oggi, adottare delle politiche sostenibili è ormai diventata una prerogativa per ogni azienda. Le imprese italiane stanno cercando di promuovere maggiori iniziative legate alla sostenibilità, ma non solo: è fondamentale adottare dei comportamenti aziendali che possano essere responsabili e sostenibili al contempo.

Sappiamo infatti che la strada delineata dall’Agenda 2030 e dai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ci spiegano che ognuno di noi può fare la differenza.

Le imprese stesse, per definizione, sono quelle che tendono a inquinare maggiormente, soprattutto in base al settore in cui operano. Perché se è vero che non tutte le aziende inquinano allo stesso modo, è altrettanto assodato che ogni realtà ha il dovere di intervenire per evitare gli sprechi.

I principi della sostenibilità aziendale non sono legati solo alla tematica ambientale ma anche a quella sociale ed economica. Oggi, in Italia, molte aziende hanno sviluppato un piano di sostenibilità, fissando degli obiettivi da raggiungere con il tempo.