eniIn arrivo delle sanzioni sia per Eni che per Enel, a causa di alcune operazioni giudicate oltre il limite del regolamento degli obblighi informativi, verso i loro clienti. Eni S.p.a. è stata accusata di non aver informato correttamente oltre 7.300 clienti, colpevoli di non aver pagato le utenze entro i termini di scadenza.

In particolare l’accusa nei confronti del gruppo da parte dell’Associazione dei consumatori, è di non aver informato correttamente le famiglie coinvolte, attraverso la segnalazione di possibile interruzione del servizio di fornitura di gas e sulle modalità per il suo ripristino.

Per quanto riguarda Enel Servizio Elettrico, il problema sembra essere nella qualità di alcuni servizi di vendita, come la classificazione dei reclami, i ritardi nell’erogazione degli indennizzi e la scarsità di informazioni in risposta a reclami e richieste di rettifiche.

Entrambi i procedimenti accolti dall’autorità per l’Energia, sono stati portati avanti dal Movimento in Difesa del Cittadino, che attraverso il suo presidente Francesco Luongo si dice speranzoso per un miglioramento dei servizi nel futuro, proprio grazie ad azioni di questo tipo.

IN ARRIVO LE MULTE MA I TITOLI VOLANO IN BORSA

Nonostante le multe in arrivo entrambi i titoli volano in Borsa, con Eni che apre a +3,929% a quota 4,81, mentre Enel guadagna quasi l’1% a quota 3,998.

Sembra proprio che la notizia della conferma del taglio della produzione di greggio abbia fatto bene a tutti i titoli del settore, con rialzi un po’ ovunque.

Inoltre i mercati hanno ben visto per Eni la cessione del 30% della concessione di Shorouk a Rosneft, per quanto riguarda l’off-shore egiziano ed in particolare il mega giacimento di gas di Zohr, per un valore di 1,13 miliardi di dollari più un rimborso di 450 milioni per gli investimenti già effettuati.