Chi si trova con una piccola o grande somma a disposizione, sicuramente si sarà chiesto dove mettere i soldi al sicuro. Le possibilità di investimento, anche per chi non è un esperto del campo, sono veramente innumerevoli. Dal giocare in Borsa all’investire in materie prime preziose, fino al supportare economicamente progetti e start up tramite i diversi tipi di crowdfunding. Una delle opzioni che però nell’immaginario comune fanno assolutamente più presa è quello di versare i soldi su un conto estero. La domanda però sorge spontanea: è legale trasferire i propri risparmi su un conto estero dall’Italia?

Mettere i soldi al sicuro all’estero: si può?

Trasferire i soldi in un conto estero per molte persone rappresenta una sorta di garanzia o di sicurezza. Complici di questo trend che colpisce anche il nostro paese non solo le visioni perlopiù distorte e hollywoodiane dei cosiddetti paradisi fiscali, ma anche le recenti vicende bancarie, che hanno instillato in diversi risparmiatori la paura che le banche italiane non siano sufficientemente affidabili. Con il passare del tempo si è però creata molta confusione circa la possibilità di essere titolari di un conto all’estero. In realtà esistono diversi modi per trasferire i soldi all’estero, e in modo del tutto legale.

In linea di massima, ogni risparmiatore può aprire un conto all’estero dove mettere i soldi al sicuro in assoluta sicurezza e legalità. L’unico parametro che deve essere assolutamente rispettato affinché l’operazione sia legale è permettere la verifica della provenienza delle somme, che ovviamente devono essere frutto di attività lecite.

Queste misure sono, come facilmente intuibile, finalizzate a eliminare il rischio di riciclaggio di denaro, così come i trasferimenti illeciti. Tra i trasferimenti illeciti di denaro rientrano soprattutto (ma non solo) quelli di somme non dichiarate, atti a evitare la tassazione e quindi a evadere il fisco.

Come trasferire i soldi in un conto estero legalmente

Come già accennato in precedenza, fin tanto che le somme che si intendono trasferire all’estero provengano da attività lecite e legali (che sia un rendita da lavoro, una vincita o una eredità o altro), possono essere trasferite senza alcun tipo di problema su un conto estero. I documenti richiesti sono infatti il documento di identità, il codice fiscale e il passaporto. Altri documenti possono essere richiesti in base alla normativa vigente e vi saranno indicate dall’istituto cui deciderete di fare riferimento.

Le motivazioni per cui si decide di aprire un conto all’estero possono essere molteplici. Generalmente sono scelti i Paesi con una maggiore stabilità economica, o nei quali è adottata una moneta con cambio favorevole. In altri casi, disporre di un capitale all’estero può essere di aiuto nel caso si vogliano effettuare degli investimenti esteri. Qualsiasi sia la motivazione, se si segue la corretta procedura non sussistono problemi.

Ad ogni modo, che si tratti di aprire un conto all’estero o più semplicemente di trasferire dei soldi all’estero, può rendersi necessario il supporto di un consulente finanziario. Questa figura professionale è infatti in grado di aiutarvi a procedere senza alcun intoppo e, soprattutto, in modo legale e sicuro. Inoltre, può essere richiesto l’impiego di un intermediario tra voi e la banca scelta, non solo per questioni fiscali, ma anche prettamente linguistiche.

Conti esteri senza residenza

In alcuni casi aprire un conto all’estero è una esigenza dettata dal semplice cambio di residenza. Quando però l’intenzione è, come accennato in precedenza, quella di trovare un posto dove mettere i soldi al sicuro, l’obbligo di residenza può diventare un ostacolo. Per questo motivo è importante sapere che alcuni istituti danno la possibilità di aprire conti senza residenza. Per esempio, le banche estere online. Una delle più popolari e quindi affidabili è rappresentata dalla banca online tedesca N26, le inglesi Revolut (online) e Barclays (con sportelli anche in Italia) o l’olandese Binck Bank.