Un hard fork è un cambiamento radicale del software, che richiede l’aggiornamento da parte di tutti gli utenti, ed una volta aggiornato i nodi della versione precedente non sono più accettati. Qui, in questa pagina, si possono trovare informazioni su quelli dell’Ethereum.

La piattaforma

Prima di tutto bisogna capire come funziona la piattaforma Ethereum. Essa ha la caratteristica di essere decentralizzata del Web 3.0 per la creazione e la pubblicazione di contratti intelligenti. E’ legata alla criptovaluta Ether, seconda ai Bitcoin per capitalizzazione.

L’Ethereum funziona attraverso una blockchain, dove tutte le operazioni realizzate vengono memorizzate in un registro pubblico, ed ogni nuovo blocco deve essere validato anche dagli altri utenti, prima della registrazione. La sua rete è un computer virtuale decentralizzato, noto come EVM (Ethereum Virtual Machine). Gli Ether legati a questa piattaforma, poi, sono come il loro “carburante” indispensabile per eseguire gli smart contract.

Letteralmente smart contract significa contratti intelligenti, e sono realizzati tramite un linguaggio di programmazione, o software, e si basano su determinate clausole e condizioni, che trovano riscontri sul piano reale. Questi si possono annoverare autonomamente a qualsiasi intermediario, notaio o avvocato, in maniera sicura, all’interno di contenuti crittografati. Essi possono essere usati nei servizi di crowfunding, ad esempio, oppure nella registrazione dei domini, nella gestione di sistemi elettorali o in operazioni finanziarie.

I nuovi aggiornamenti

Nel 2021 la piattaforma dell’Ethereum è stato aggiornato (tale aggiornamento è conosciuto come Hard Fork London), ed è composto da 5 update, chiamati EIP (Ethereum Improvement Proposals), e questi avevano l’obiettivo di modificare radicalmente il modo in cui girare le commissioni per ogni transazione.

Queste 5 EIP si distinguevano per:

  • l’EIP-3198, che permette a smart contract o DApps di determinare subito il valore della commissione;
  • l’EIP-3529, il cui compito era eliminare alcuni rimborsi;
  • l’EIP-3541, che rifiuta nuovi contratti con byte 0xEF;
  • l’EIP-3554, con la funzione di slittare l’aumento della difficoltà di mining di Ethereum fino all’ultimo mese dell’anno.

Un nuovo aggiornamento riguarda anche l’Ether, che potrebbe aumentare i rendimenti superando anche i Bitcoin, nei prossimi anni, eliminando, secondo gli esperti, i rapporto di dipendenza dei primi verso i secondi.