Dopo l’abbuffata delle scorse settimane, con le iniziative delle banche centrali a catalizzare tutta l’attenzione dei trader, si prospettano giorni piuttosto ricchi sul fronte macroeconomico, sia nell’area euro che in quella dollaro. Nella prima, i dati di produzione industriale di agosto dovrebbero mostrare un recupero di attività in Germania (+1,0 per cento mese su mese dopo -1,5 per cento su base mensile) e Francia (+1,3 per cento mese su mese). In Spagna, invece, la produzione è attesa circa invariata. Il PMI manifatturiero dovrebbe essere confermato in recupero a settembre a 52,6 punti da 51,7 punti, Ci si attende invece una revisione al rialzo del PMI servizi a 52,3 punti e del PMI composito a 52,8 punti. Le vendite al dettaglio nella zona euro potrebbero correggere di 0,3 per cento mese su mese ad agosto dopo il forte aumento del mese precedente. I verbali dell’ultima riunione BCE, in uscita, potrebbero inoltre offrire degli indizi sulle posizioni interne al Consiglio su un possibile aumento dello stimolo monetario.

Per quanto invece concerne l’area dollaro, sono molti i nuovi dati in uscita. Nel lungo elenco, spiccano quelli sugli indicatori, che dovrebbero essere sostanzialmente positivi, con dati buoni per il mercato del lavoro (ci si attende, in particolar modo, una crescita solida degli occupati, un calo del tasso di disoccupazione e l’aumento dei salari orari), la risalita degli indici ISM manifatturiero e non manifatturiero, le vendite di autoveicoli in rialzo. La spesa in costruzioni di agosto dovrebbe essere frenata dalla correzione nel comparto non residenziale, mentre per il segmento residenziale si dovrebbe registrare un moderato aumento.

Vediamo ora, nel dettaglio, tutti gli eventi, giorno per giorno.

Lunedì 3 ottobre 2016

La giornata vede la pubblicazione della seconda stima sul PMI manifatturiero in area euro. Negli Stati Uniti sono in uscita i dati sulla spesa in costruzioni e sull’ISM manifatturiero. In uscita anche gli importanti dati sulla vendita di autoveicoli per il mese di settembre.

Martedì 4 ottobre 2016

Vengono pubblicati i prezzi alla produzione in area euro, che si attendono stabili ad agosto dopo il calo del mese precedente.

Mercoledì 5 ottobre 2016

Sicuramente più ricca di spunti la giornata di mercoledì 5 ottobre. In area euro sono in uscita i dati sul PMI composito e sulle vendite al dettaglio del mese di agosto, che dovrebbero correggere di 0,2 punti percentuali in ribasso, su base mensile, dopo il buon incremento riscontrato nel corso del mese di luglio. Negli Stati Uniti sono invece attesi i dati sulla stima ADP dei nuovi occupati non agricoli privati, la bilancia commerciale di agosto e l’ISM non manifatturiero a settembre.

Giovedì 6 ottobre 2016

In area euro l’attenzione è incentrata prevalentemente sulla pubblicazione delle minute della riunione BCE dello scorso 8 settembre, che dovrebbero fornire delle indicazioni utili sulle posizioni interne al Consiglio, riguardo le condizioni che potrebbero far determinare un incremento dello stimolo monetario. Nella giornata sono in pubblicazione anche gli ordini all’industria in Germania, previsti in aumento.

Venerdì 7 ottobre 2016

Ricca di spunti anche la giornata di venerdì 7 ottobre. In particolare, in area euro sono attesi i dati di produzione industriale in Germania, in Francia, in Spagna. Le previsioni sono miste: un aumento dell’1,1 per cento su base mensile in Germania, un incremento più lieve (0,2 punti percentuali su base mensile) in Spagna, un corposo rimbalzo (+ 1,3 per cento) in Francia. Attenzione anche ai dati in uscita negli Stati Uniti, dove l’attenzione è principalmente incentrata sull’employment report: gli occupati non agricoli sono previsti in incremento di 170 mila unità dopo le 151 mila unità del mese di agosto, mentre il tasso di disoccupazione è previsto calare a 4,8 per cento da 4,9 per cento. I salari orari dovrebbero crescere infine di 0,3 punti percentuali mese su mese, dopo l’incremento di 0,1 punti percentuali mese su mese ad agosto.

Complessivamente, pertanto, dagli Stati Uniti ci attendiamo dei dati in miglioramento, che potrebbero dare un buon impulso alle valutazioni di positiva analisi del mercato del lavoro a stelle e strisce e dell’intera economia. Ad ogni modo, anche in caso di dati particolarmente positivi, difficilmente i dati di questa prima settimana di ottobre riusciranno a orientare il FOMC per un’accelerazione sui tempi del rialzo dei tassi di interesse di riferimento. Una decisione in tal senso potrà sicuramente essere assunta con maggiore consapevolezza dopo la pubblicazione dei dati relativi al mese di settembre, disponibili nelle prossime settimane. Solamente se i riscontri macroeconomici dovessero essere realmente convincenti, è possibile che il comitato interno alla Federal Reserve possa valutare effettivamente di anticipare i termini del rialzo, rispetto a quelli che attualmente riteniamo essere più probabili (dicembre).

Torneremo ad occuparci dei principali eventi nel corso delle prossime settimane, “accompagnandovi” nel percorso di individuazione degli appuntamenti di maggiore rilievo sul calendario macro USA ed europeo.