Addio scontrini fiscali

Dal 1° Gennaio 2017 cambieranno le regole per i contribuenti IVA grazie all’introduzione dei nuovi registratori automatici, con i quali sarà possibile non emettere i tradizionali scontrini fiscali.

Con i registratori automatici diventerà possibile scegliere di memorizzare in forma elettronica il totale degli incassi, totale che sarà registrato ed inviato in automatico per via telematica. In questo modo potrà essere evitata l’emissione dello scontrino fiscale cartaceo, sfruttando la memorizzazione digitale.

A stabilire questa opportunità è il decreto legge numero 127/2015 parte 2 relativo al regime IVA. Sarà compito dei contribuenti interessati a questa forma di registrazione adattarsi alla novità e richiedere il nuovo registratore telematico. La richiesta può essere effettuata compilando l’apposito modulo presente sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

Il contribuente richiedente riceverà, oltre al registratore telematico, anche un codice QR personale associato al registratore. Il codice QR consente agli organi di controllo di effettuare rapidamente una verifica della validità del registratore, rendendo anche più semplice il lavoro della Guardia di Finanza.

I registratori telematici saranno comunque in grado di emettere, se richiesto, delle ricevute fiscali cartacee, sebbene la loro funzione principale sia quella di gestire il tutto telematicamente. L’introduzione di queste apparecchiature e la sostituzione degli scontrini cartacei con una gestione telematica delle tasse promettono di portare svariati vantaggi, tra i quali una semplificazione per il contribuente nel pagamento delle tasse ed una semplificazione nel controllo da parte dall’Agenzia delle Entrate.

Scegliendo di usufruire di questo nuovo strumento si stabilisce un accordo della durata di cinque anni con l’Agenzia delle Entrate, durante i quali il contribuente dovrà utilizzare i registratori automatici. Trascorsi i cinque anni il contribuente potrà scegliere se interrompere il contratto o se rinnovarlo e procedere per altri cinque anni.