Chi frequenta da un po’ il mondo del trading sa benissimo che le materie prime sono tra gli asset più seguiti: alcune di queste commodities sono più adatti a strategie speculative, mentre altre si prestano meglio ad investimenti di medio o lungo periodo. Uno degli osservati speciali è sicuramente il rame: è un materiale molto impiegato a livello industriale (soprattutto nel campo delle cablature elettriche) e negli ultimi anno abbiamo assistito ad una crescita della domanda da parte dei paesi emergenti. Vediamo qual è il valore del rame al kg, e cerchiamo di capire quale sarà il suo andamento nel prossimo futuro: la quotazione dell’oro rosso salirà o scenderà?

Cosa determina il valore del rame al kg?

Il 2018 non è stato certo un anno positivo per il rame: nell’arco dei dodici mesi la sua quotazione è passato dai 3.200 dollari di gennaio ai 2.600 dollari di dicembre. Uno degli aspetti che ha influito di più su questo trend è stata sicuramente la freddezza tra la Cina e gli Stati Uniti, ma anche l’aumento delle scorte registrato nel corso dell’anno. Già nella parte finale del 2018 però molti analisti ed esperti del settore avevano inserito il rame tra le principali materie prime da seguire con attenzione: in effetti a gennaio la discesa del valore del rame si era arrestata, anche se poi ad parile è ricominciata un’altra fase di ribasso che sembra essersi spezzata solo con l’arrivo dell’estate.

Sono tante le variabili che possono determinare il valore del rame sui mercati: la qualità del metallo, il valore del dollaro, il livello della produzione, la domanda e l’andamento dell’economia dei principali utilizzatori (di sicuro non si rimane sorpresi nel leggere che il più importante acquirente del metallo è la Cina). La quotazione del rame può essere rilevata dalla Borsa di Shanghai, dalla Borsa di New York e dall’LME (London Metal Exchange). C’è poi una parentesi da aprire in merito al rame usato, la cui valutazione varia in base alla sua qualità (c’è molta differenza tra il cosiddetto rame sporco, come quello che si recupera dai cavi elettrici, e il rame pulito di barre e tondini): mentre la quotazione della materia prima scendeva, nel corso del 2018 il prezzo del rame usato rimaneva pressoché costante (da uno a otto euro al chilo in base alla sua qualità).

La quotazione del metallo salirà o scenderà?

Nel momento in cui scriviamo il metallo viene quotato 2,72 dollari alla libbra; considerando che un chilo è pari a circa 2,2 libbre possiamo dire che il valore del rame al kg si aggira intorno ai 6 dollari. Considerando la situazione geopolitica e la riduzione della produzione registrata ad inizio anno in Cile e in Perù è possibile prevedere un rialzo della quotazione in ottica di medio e lungo periodo. Sono tante le strade da seguire per investire in materie prime come il rame: si può fare trading acquistando e vendendo strumenti finanziari derivati come CFD o ETF, si può anche investire in azioni delle aziende che estraggono il rame, oppure acquistare direttamente lingotti o monete di metallo ad elevato livello di purezza.