Quando si parla di patente moto è sempre necessario indicare a quale tipologia si sta facendo riferimento. Esistono infatti diversi tipi di patente per guidare la moto, che si distinguono in base al tipo di veicolo che permettono di condurre e ai requisiti per ottenerla. Facciamo un riepilogo dell’argomento: vediamo quali sono le tipologie di licenza disponibili, come si prendono e quanto costano.

Il patentino per i cinquantini

Iniziamo questo percorso parlando della prima licenza che si può prendere, ovvero la parente AM, nota anche come patentino. Chi riesce ad ottenerla è abilitato a condurre i ciclomotori, ovvero i motorini che hanno una cilindrata non superiore ai 50 cc e con velocità massima di 45 km/h; si possono guidare anche i ciclomotori a tre ruote ed i quadricicli leggeri. La patente AM si può conseguire a partire dai 14 anni di età: per farlo bisogna superare una prova teorica (trenta domande vero o falso a cui rispondere in 25 minuti, con un massimo consentito di tre errori) ed una prova pratica che si suddivide in una parte all’interno di un’area attrezzata ed una parte nel traffico. Il patentino si rinnova ogni dieci anni fino a quando si compiono i 50 anni di età, poi ogni cinque anni fino ai 75 anni di età, ogni tre anni fino agli 80 anni di età ed infine ogni due anni.

Le tre tipologie di patente moto: requisiti e procedura per ottenerle

La prima vera patente da moto è la patente A1,che consente di guidare motocicli con cilindrata fino ai 125 cc e con una potenza massima di 11 kW. La licenza A1 si può ottenere dopo aver compiuto 16 anni: anche in questo caso per ottenerla è necessario superare una prova teorica con trenta domande vero o falso ed una prova pratica divisa in un test all’interno di un’area privata ed un test nel traffico. Non cambia nulla neanche per quanto riguarda le tempistiche delle scadenze.

Una volta raggiunta la maggiore età si può ottenere la patente A2, che permette di guidare motocicli che hanno una potenza massima di 35 kW. Per ottenerlo è necessario superare una prova teoria ed una prova pratica. Per quanto riguarda il quiz non ci sono novità rispetto a quanto visto per le patenti moto precedenti; chi ha già ottenuto la patente A1 deve invece svolgere solo la prova pratica. Per quanto riguarda i rinnovi. Le scadenze sono sempre le stesse.

Infine c’è la patente A3, meglio nota come patente A o direttamente patente moto. Chi ha questa licenza può condurre qualsiasi tipo di moto, senza alcuna limitazione di cilindrata e potenza. Per ottenere questa patente bisogna aver compiuto 24 anni di età, ma chi ha già l patente A2 da almeno due anni può ottenerla già a partire dai 20 anni di età. Anche in questo caso bisogna superare una prova teorica ed una pratica; niente di nuovo per quanto riguarda scadenze e rinnovi.

La spesa: i costi burocratici e come risparmiare

La patente moto si può ottenere frequentando l’autoscuola oppure sostenendo le prove da privatista. I costi sono diversi (e li vedremo dopo), ma la trafila burocratica è la stessa e prevede:

    • la compilazione del modello TT2112;
    • due versamenti da 14,62 euro sul conto corrente 4028 ed un versamento da 24,00 euro sul conto corrente 9001;
    • una copia del documento di identità;
    • una copia della patente di cui si è già eventualmente in possesso;
    • tre fototessere;
    • marca da bollo da 14,62 euro;
    • certificato medico con marca da bollo da 14,62;
    • fotografia vidimata.

Passiamo ai costi: chi sceglie di iscriversi ad un’autoscuola, in modo da sostenere l’esame dopo aver appreso le lezioni ed i consigli dai docenti in aula, i costi si aggirano in media intorno ai 900/950 euro. Chi si presenta per l’esame da privatista rinuncia a seguire le lezioni, ma risparmia almeno 250 euro.