L’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di interesse collettivo, meglio conosciuto come ISVAP, è stato un importante istituto italiano nel campo delle assicurazioni private. A partire dal 2013 si è trasformato in IVASS, come vedremo più avanti, ma ciò che ancora è di interesse per molti utenti è il vecchio regolamento ISVAP. Nelle prossime righe vedremo quindi innanzitutto quali erano i ruoli dell’ISVAP e come sono cambiati con il subentro dell’IVASS, e soprattutto in che cosa consisteva il regolamento ISVAP e a chi si rivolgeva.

Che cos’è l’ISVAP?

Prima di approfondire le tematiche legate al regolamento ISVAP, che cosa dice e a chi si rivolge, vale la pena approfondire quanto riguarda l’ISVAP stesso. ISVAP è, come già accennato, un acronimo che sta per Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di interesse collettivo. Questa autorità amministrativa pubblica indipendente fu istituita nel 1982 allo scopo di vigilare sull’attività delle assicurazioni private, dei broker e degli agenti assicurativi. Tali figure dovevano ovviamente essere iscritte al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi, anche detto RUI.

Oltre a esercitare queste funzioni di controllo, tra i compiti dell’ISVAP potevamo trovare anche l’autorità di autorizzare le compagnie assicurative e/o riassicurative ad esercitare la propria attività nei rami prescelti. Inoltre, si doveva occupare di verificare la sussistenza delle condizioni previste dal Codice delle Assicurazioni nell’ambito dello svolgimento delle relative attività. L’ISVAP era anche l’istituto che aveva facoltà di approvare i cambiamenti societari dei Gruppi assicurativi. Tra questi, per esempio, scissioni, fusioni, trasferimenti di portafoglio e tutti gli altri possibili cambiamenti che riguardavano l’assetto societario.

Tramite l’istituzione del predetto Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi, l’ISVAP svolgeva anche una funzione di tutela per gli assicurati. L’iscrizione a tale registro determinava infatti una affidabilità che si basava sul superamento di uno specifico esame in materia sia assicurativa che riassicurativa. Gli assicurati, inoltre, potevano contare sull’intervento dell’ISVAP in caso di controversie con la propria compagnia assicurativa. L’ISVAP metteva infatti a disposizione, oltre al sostegno pratico, anche delle consulenze gratuite.

A partire dal primo gennaio 2013, l’ISVAP ha cambiato denominazione in IVASS, acronimo che sta per Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Tale istituto non solo ha continuato l’attività della precedente denominazione, ma ne ha istituite anche di nuove. Tra queste, solo per citarne alcune:

  • rilevazione dei dati di mercato necessari per la formazione delle tariffe e delle condizioni di polizza;
  • verifica dell’osservanza delle leggi e dei regolamenti in materia assicurativa da parte delle imprese e degli agenti;
  • raccolta dei reclami presentati nei confronti delle imprese assicurative

Regolamento ISVAP: cosa dice e a chi si rivolge?

Passiamo ora a quello che era il regolamento ISVAP. Innanzitutto è bene specificare che tale regolamento può essere ancora consultato visitando il sito ufficiale IVASS, nella sezione Normativa, sottocategoria Normativa secondaria emanata da IVASS, alla voce Regolamenti. In realtà, esistono diverse versioni del regolamento ISVAP, di cui l’ultimo è il regolamento ISVAP n. 44 del 9 agosto 2012. Quest’ultimo è un regolamento concernente la predisposizione del modello di relazione sull’attività antifrode di cui all’art. 30, comma 1, del decreto legge 24 gennaio 2012 n. 1, convertito con modificazioni in legge 24 marzo 2012, n. 27 ma, come detto, ce ne sono molti altri.

Ogni regolamento è stato quindi elaborato per regolamentare una determinata materia o situazione in materia assicurativa e non solo. I temi principali toccati da tali regolamenti sono stati:

  • l’assicurazione obbligatoria R.C. auto (regolamento ISVAP n. 3, 4, 11, 13, 23, 31);
  • gli assicurati (regolamento ISVAP n. 24, che disciplinava la procedura per i reclami presentati all’ISVAP da parte delle Imprese di assicurazione nei confronti delle imprese assicurative, dei periti assicurativi e degli intermediari assicurativi da persone fisiche e giuridiche;
  • le imprese di assicurazione (regolamenti n. 7, 9, 10, 12, 14, 16, 17, 19, 21, 22, 25, 27, da 29 a 34, 36, 38, da 40 a 44);
  • gli intermediari assicurativi (regolamenti n. 5, 9 e 23).