Quando si parla di deposito cauzionale si fa riferimento ad una somma di denaro, che un’utente versa ad un gestore a titolo di garanzia, che deve poi essere reso all’utente al momento di cessazione del contratto, nel rispetto delle condizioni del contratto. Ma come si può farlo fruttare? Quando risulta infruttifero?

Cos’è e a cosa serve

Il deposito cauzionale ha come fine di tutelare una delle due parti del contratto, in modo che se una delle due è danneggiata può avere un risarcimento. Esso può essere versato in denaro, bonifico o tramite garanzia. Per fare un esempio: se qualcuno prende in affitto un immobile per alcuni mesi, il proprietario può richiedere un deposito cauzionale, e nel caso che l’affittuario non rispetti i termini del contratto, magari danneggiando l’immobile, il locatore può pretendere il deposito cauzionale. In assenza di eventuali danni, il locatore può restituire il deposito al locatario.

Un altro caso in cui si ricorre al deposito cauzionale, è quello delle bollette. Di norma, le persone preferiscono pagarle tramite bollettino postale, e la prima è maggiorata, con una somma aggiuntiva, perché vi è il deposito cauzionale, posto a garanzia per il corretto pagamento dovuto di volta in volta.

Non bisogna, tuttavia, confondere questo deposito con la caparra, perché quest’ultima è in realtà un anticipo del prezzo pattuito nel contratto, nel caso che una delle due parti risulti inadempiente.

Si può farlo fruttare?

Il deposito cauzionale può risultare fruttifero, in quanto ad esso possono essere legati degli interessi. Secondo l’articolo 11 del Decreto Legislativo 392 del 1978, nel caso degli immobili esso non può essere superiore a tre mensilità del canone, ed è produttivo di interessi legali, che devono essere corrisposti al conduttore alla fine di ogni anno.

Esso si può definire infruttifero quando si versa a titolo di garanzia e non vi è una produttività di interessi. Nel 2020, tuttavia, a seguito della decisione della Cassazione, questo tipo di disposizione per il deposito cauzionale non risulta valido e non è ammesso che con un conduttore rinunci alla produzione di interessi. Inoltre, nel 2021, sembra che il deposito cauzionale non risultasse più un vantaggio, in quanto gli interessi si sono abbassati ulteriormente.