L’IRAP è una di quelle imposte per le quali è possibile ricorrere al ravvedimento operoso con cui il contribuente può regolarizzare spontaneamente la propria posizione in caso di omesso o inesatto pagamento. Il ricorso a questo strumento comporta il pagamento del tributo, delle sanzioni (in misura ridotta rispetto a quelle ordinarie) e degli interessi: in questa guida all’uso vedremo nel dettaglio cos’è e a cosa serve il codice tributo 8907.

A cosa serve il codice tributo 8907

L’Imposta Regionale sulle Attività Produttive deve essere pagata dalle aziende, dagli enti e dai liberi professionisti in base al loro fatturato; le modalità di calcolo sono differenti in base al soggetto passivo (ad esempio per le imprese commerciali la base imponibile è rappresentata dalla differenza tra le varie voci del valore della produzione e quelle del costo della produzione, mentre per gli enti commerciali è data dalla somma dei compensi per lavoro dipendente). Il pagamento avviene in due rate (16 giugno e 30 novembre) dell’anno in corso, più il saldo dell’anno precedente (che va versato il 16 giugno).

Nel caso in cui il contribuente si accorga di non aver pagato entro la scadenza o di aver effettuato un versamento solo parziale, prima che la violazione sia stata constata dal Fisco, ha la possibilità di pagare una multa ridotta ricorrendo al ravvedimento operoso: questa operazione comporta il pagamento dell’imposta, della sanzione (il cui importo è legato ai giorni di ritardo con cui si effettua il pagamento, ma che è sempre inferiore a quella ordinaria) e gli interessi (calcolate sulla base del tasso di interesse legale). Per ognuna di queste voci esiste un preciso codice tributo.

Guida all’uso del codice tributo 8907 nel modello F24

Il codice tributo 8907 è quello che fa riferimento alla sanzione pecuniaria IRAP in caso di ravvedimento. Per effettuare il pagamento bisogna compilare la Sezione Erario del modello F24. Nella prima colonna bisogna inserire il codice tributo 8907; gli spazi della seconda colonna devono essere lasciati in in bianco; nella terza colonna si deve indicare l’anno di riferimento, cioè l’anno di imposta per il quale si sta effettuando il pagamento.

La quarta colonna è quella dove bisogna inserire gli importi a debito, mentre quella successiva non va compilata se non ci sono importi a credito. Nella riga Totale bisogna riportare le somme delle somme a debito e delle somme a credito che si trovano in tutta la Sezione Erario e la differenza tra questi due valori va poi inserita nella casella denominata Saldo.