Offerta petrolio e valore petrolio

L’offerta petrolio è eccessiva ed anche oggi il costo a barile è in calo. Le quotazioni del WTI americano si attestano a 45,22 dollari e quelle del Brent scendono al di sotto dei 47 dollari.

Sono tanti i fattori che possono incidere sul valore petrolio, in particolare le riserve di petrolio e l’effettiva richiesta del mercato. Dai dati pubblicati dall’AIE, Agenzia Internazionale dell’Energia, nel mese di Giugno l’offerta petrolio è cresciuta di 600mila barili al giorno.

La produzione OPEC ha raggiunto il record degli ultimi otto anni, con un ritmo di produzione di ben 400mila barili ogni giorno, per un totale di 33,21 milioni, dei quali l’Arabia Saudita ha fornito 10,45 milioni.

Accanto alla produzione OPEC, anche le scorte a disposizione dei paesi OCSE sono aumentate, incrementando le scorte a Maggio di 13,5 milioni di barili e raggiungendo in questo modo il totale record di 3,074 miliardi.

Spostandoci sul versante USA, nell’ultima settimana le scorte hanno subito un lieve calo di 2,55 milioni di barili, calo comunque al di sotto di quanto previsto e soprattutto di quanto sperato dagli analisti e che mantiene un’offerta petrolio ancora eccessiva rispetto alla richieste del mercato. Questa lieve riduzione è resa ancor più preoccupante dal fatto che l’analisi è stata effettuata nel periodo del 4 luglio, uno dei periodi più importanti per gli americani, durante il quale gli spostamenti aumentano notevolmente.

L’offerta del petrolio è eccessiva, le scorte crescono rapidamente e ad un ritmo troppo elevato rispetto alle reali esigenze del mercato ed alla capacità dei consumatori di acquistare e sfruttare il prodotto. L’eccessiva disponibilità di petrolio potrebbe portare ad un netto calo del valore del bene ed i più pessimisti ritengono che il costo del barile potrebbe scendere al di sotto della soglia dei 40 dollari.