Nintendo crolla in borsa dopo il grande rialzo

L’economia asiatica inizia debolmente questa nuova settimana economica, con la Borsa di Tokyo che ha chiuso quasi alla pari, con un leggero ribasso dello 0,04%. La Borsa di Hong Kong ha perso 0,1 punti percentuali, mentre quella di Shanghai ne ha guadagnati 0,1. Per tutte le principali borse asiatiche, dunque, è stato un inizio della settimana a rilento.

Non cala la pressione sul petrolio, per il quale si continua a temere un crollo del valore dovuto all’eccesso delle scorte disponibili e che ha chiuso a 44,10 dollari a barile. E’ calato anche l’oro, dello 0,4%, chiudendo a 1.325 dollari l’oncia.

Male la prima chiusura della settimana per la Nintendo, società che ha perso il 17,2% del valore, dopo essere salita di molto ed aver incrementato la sua capitalizzazione sulla spinta del nuovo gioco Pokemon Go.

E’ lo stesso gioco ad aver determinato la perdita del valore del titolo societario, dopo la notizia data dai vertici dell’azienda che il gioco Pokemon Go non avrà grande peso sui guadagni trimestrali della Nintendo. Era stata proprio la possibilità di monetizzare e di aumentare il fatturato, infatti, a determinare l’incremento del titolo societario, mentre questa comunicazione ha allontanato definitivamente le speranze.

Non essendo attualmente presente alcuna collaborazione pubblicitaria nell’applicazione, le uniche fonti di guadagno derivanti da Pokemon Go sono la possibilità di acquistare strumenti del gioco dallo shop online ed il fatturato derivante dalle vendite del bracciale Pokemon Go Plus. La Nintendo ha però dichiarato che i possibili guadagni derivanti da queste fonti sono già stati inclusi nel prospetto dei 35 miliardi di yen di fatturato previsto entro la chiusura a Marzo dell’anno economico.