Con il 2021 è scattato per le imprese il passaggio obbligato al mercato libero dell’energia, un provvedimento che a partire dal 2023 interesserà anche i privati.

Si tratta di una svolta molto importante, che porterà le aziende a beneficiare dei vantaggi di una realtà caratterizzata dalla libera concorrenza.

La differenza principale rispetto al mercato tutelato, infatti, è proprio legata al fatto che in questo contesto sono i fornitori energetici a poter stabilire liberamente il prezzo dell’energia e non l’Autorità Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA).

Dalla scelta del fornitore agli accorgimenti per ottimizzare i consumi

Il passaggio obbligato al mercato libero dell’energia mette le piccole e medie imprese di fronte alla necessità di individuare il fornitore più adatto alle proprie esigenze, così da assicurarsi l’offerta in grado di garantire il più cospicuo risparmio sui costi.

In ogni caso, l’attenzione ai costi non è l’unico aspetto a cui stanno dando attenzione le aziende. È infatti altrettanto importante sottolineare la tendenza a scegliere sempre più spesso realtà in grado di assicurare energia green, proveniente da fonti rinnovabili, così da ridurre anche le emissioni di CO2 nell’ambiente.

In questo contesto s’inserisce, per esempio, l’impegno di Axpo, fornitore che propone energia elettrica per la tua PMI con cui assicurarti al tempo stesso risparmio e sostenibilità. È infatti possibile richiedere offerte che prevedano l’uso esclusivo di energia elettrica verde, come quella proveniente da impianti eolici, biomasse, impianti idroelettrici e solari: un modo concreto per sposare una causa importante come quella della salvaguardia ambientale.

Inoltre, è possibile scegliere se optare per un prodotto a prezzo fisso oppure per uno a prezzo indicizzato, così come selezionare una proposta sulla base del suo consumo energetico, a seconda che si attesti sotto o sopra i 50 MWh.

Risparmio energetico per PMI: alcuni consigli

Naturalmente, la scelta del giusto fornitore energetico non rappresenta l’unica opportunità di risparmio per le piccole e medie imprese. Altrettanto importante sarà effettuare scelte in grado di abbattere i costi, come per esempio l’installazione di luci LED, capaci di ridurre gli sprechi energetici e di ridurre i consumi fino all’80%.

Un’altra opportunità è quella di valutare le possibilità offerte dalla cosiddetta cogenerazione, vale a dire la produzione associata di elettricità e/o di calore grazie a cui ottimizzare sia le risorse che la resa energetica.

Piccole e medie imprese: ecco i requisiti per rientrare nella categoria

Naturalmente, nel momento di valutare le specifiche possibilità presenti sul mercato energetico per le piccole e medie imprese è importante ricordare che per rientrare nella categoria è necessario soddisfare specifici requisiti.

Nel dettaglio, affinché si possa parlare di PMI è necessario che la ditta in questione abbia al massimo 250 dipendenti, che abbia un fatturato annuo inferiore ai 50 milioni di euro o che, in alternativa, presenti un bilancio annuo inferiore ai 43 milioni di euro.

Vanno poi considerati gli eventuali rapporti che si possono stabilire tra PMI: queste ultime, infatti, sono tendenzialmente autonome, o, al massimo, presentano partecipazioni con altre imprese mai superiori al 25%.

Infatti, nel caso in cui la partecipazione oscilli tra il 25 ed il 50%, non si potrà più parlare di “minoranza”, ma si dovrà parlare di “imprese associate”. Questa categorizzazione è necessaria soprattutto ai fini dei dati totali da inserire per calcolare il valore aziendale in maniera corretta.

Rispettando queste caratteristiche, si avrà la possibilità di valutare e richiedere senza problemi l’offerta per le PMI più adatta alle proprie necessità.