Per chi desidera iniziare a giocare in borsa è molto importante elaborare in anticipo una buona strategia, in modo da avere maggiori possibilità di ottenere dei risultati apprezzabili. Investire in borsa presenta ovviamente dei rischi, che possono essere più o meno alti a seconda dei titoli scelti e dalla propensione al rischio dell’investitore, e di conseguenza è molto importante elaborare una strategia che ne tenga conto e che non guardi soltanto alle potenzialità.

Per prima cosa per chi desidera investire in borsa è necessario scegliere una buona piattaforma per farlo attraverso il trading online. Questa scelta permette di ottenere dei costi di gestione di un investimento molto più bassi di quelli previsti con i classici intermediari bancari o postali e di iniziare ad investire anche con importi molto contenuti. Ovviamente è indispensabile scegliere soltanto tra le piattaforme certificate, che mettono al riparo da ogni rischio legato alle truffe, e che presentano funzionalità ottimali per la gestione delle operazioni.

I primi passi per investire in borsa

Per iniziare a giocare in borsa è quindi necessario selezionare un broker certificato che offra tutti gli strumenti utili per operare con consapevolezza all’interno dei mercati finanziari. Per individuare l’intermediario più adatto è possibile consultare l’approfondimento presente su Giocareinborsa.online, portale specializzato negli investimenti digitali che offre consigli e suggerimenti per aiutare i traders a muovere i primi passi tra i numerosi asset disponibili. All’interno del sito è infatti possibile conoscere i migliori broker per investire e analizzarli in base ai differenti servizi proposti. In questo modo un aspirante trader può scegliere quello che si adatta meglio alle proprie circostanze.

Una volta scelta la piattaforma è importante iniziare a familiarizzare con essa e il modo migliore per farlo consiste nell’utilizzare la modalità demo, solitamente offerta da tutti i broker. Così facendo per un trader è possibile imparare ad usare anche degli strumenti molto utili per investire e per elaborare la propria strategia, come ad esempio:

  • Stop loss.
  • Take profit.
  • Analisi tecnica.
  • Social trading.
  • Copy trading.
  • Corsi di formazione.

Dopo aver preso confidenza con lo strumento per investire giunge poi finalmente il momento per iniziare ad elaborare una buona strategia finanziaria. A questo proposito gli elementi che devono sempre essere analizzati come base di partenza sono: capitale a disposizione dell’investitore, orizzonte temporale (ovvero il tempo che la persona è disposta ad attendere nella speranza che l’operazione produca dei frutti) e la propensione al rischio. Attraverso questi fattori sarà possibile decidere se investire nel breve o nel lungo termine.

Elaborare una strategia di investimento iniziale

Per elaborare una buona strategia iniziale è quindi necessario stabilire da subito se operare nel breve o nel lungo termine. Gli investimenti con un orizzonte temporale breve hanno quasi sempre un rischio più elevato, in quanto hanno la necessità di provare a realizzare degli utili da subito (con capitali di soliro esigui). Al contrario le operazioni finalizzate nel lungo termine hanno generalmente una strategia più prudente, in quanto basate su un budget più elevato.

Per chi opera nel breve termine le strategie più utilizzate sono lo scalping e il day trading che consistono nell’apertura e nella chiusura di molte operazioni in pochissimo tempo (spesso utilizzando anche le leve finanziarie che possono accrescere gli utili ma anche le perdite). Per chi invece opera con orizzonti temporali più lunghi è importantissimo avere un portafoglio bilanciato. Al fine di riuscire nella composizione di questo portafoglio è sicuramente utile scegliere molto bene i titoli, utilizzando anche le analisi tecniche e fondamentali.

In generale un portafoglio equilibrato e ben bilanciato, basato su una strategia prudente, contiene una buona quantità di titoli in grado di dare stabilità (60% circa del budget totale). A sua volta questa quota può essere ripartita anche su altri asset strategici, come ad esempio materie prime (beni di rifugio) etf e indici (questi asset hanno il vantaggio di assicurare un alto grado di diversificazione e quindi un rischio più basso).

Un ulteriore 25/30% del budget dovrebbe poi essere destinato ad azioni che hanno un valore in borsa sottostimato rispetto al loro volume di affari (individuabili con studi lunghi di analisi fondamentale). Infine la quota restante può invece essere distribuita su azioni che possono essere considerate emergenti e quindi dall’alto potenziale ma caratterizzate anche da un rischio che non dovrebbe mai essere trascurato.