Quando viene a mancare una persona cara spesso al dispiacere si aggiungono le grane relative all’eredità. In quest’articolo facciamo chiarezza sull’asse ereditario per andare a scoprire chi ha diritto a eventuali beni ereditari lasciati da defunto.

Cos’è l’asse ereditario

L’asse ereditario è composto da tutti quei beni, obbligazioni e diritti, che, al momento della morte della persona, passano agli eredi. Esso compone l’oggetto della successione stessa. L’asse ereditario non ha un valore per forza positivo, perché ci sono casi di persone che hanno lasciato in eredità, per esempio, dei debiti. Esso altro non è che un mix fra passività e attività e il suo ammontare viene definito nel momento in cui si apre la successione.

Fra ciò che può far parte di un asse ereditario troviamo terreni, fabbricati, quadri, beni mobili, aziende, quote societarie, denaro e valori mobiliari. Per poter stabilire la divisione dell’asso ereditario bisogna prima definirne il valore e questo può rivelarsi non facile se, per esempio, l’asse è situato all’estero. Per stabilire la composizione dell’asse ereditario, dunque, è necessario prendere in considerazione anche eventuali beni che il defunto ha donato, sia direttamente sia indirettamente, ai beneficiari quando era ancora in vita. Gli eredi sono coloro che, nel patrimonio del de cuius, ricoprono un ruolo di titolarità. Per stabilire quali quote sono disponibili e quali, invece, non lo sono, è possibile far uso del Codice Civile, che le definisce.

Chi ha diritto ai beni ereditari

L’asse ereditario può essere con o senza testamento. Le persone che hanno diritto alla riserva sono i figli, il coniuge e i genitori. Un figlio, naturalmente, può essere diseredato ed escluso dal testamento. Nel caso d’indegnità i figli che hanno compiuto gravi offese o che hanno gravemente limitato la possibilità di fare testamento alla persona sono esclusi dallo stesso. Si tratta, per esempio, di figli che possono aver commesso gravi reati come gli omicidi. L’indegnità risponde a un’esigenza d’interesse pubblico e viene dichiarata dal giudice. Nel caso in cui, invece, un genitore voglia diseredare un figlio egli deve procedere con una dichiarazione di volontà espressa dal de cuius nel testamento in quanto disposizione negativa. In questo caso la persona, che avrebbe avuto diritto a quei beni in qualità di figlio legittimo, ne viene esclusa. Nel caso in cui non sia presente un testamento, per stabilire l’asse ereditario si usa la successione legittima, ovvero i beni saranno suddivisi fra gli eredi legittimi in base alle quote determinate dalla legge.