Si riunirà per la prima volta dopo la vittoria del Brexit la Banca Centrale Europea, una riunione che darà conferma del rallentamento della crescita dell’Eurozona.

Nonostante gli analisti siano concordi nel ritenere che l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa avrà un peso relativamente contenuto sui paesi dell’Eurozona, la riunione della BCE non potrà che concludersi con l’affermazione di un rallentamento della crescita dell’Europa, crescita che del resto aveva già rallentato nei mesi precedenti il referendum inglese.

Le statistiche relative al commercio estero, in particolare per il mese di maggio, non sono positive e mostrano una riduzione delle esportazioni e delle vendite al dettaglio. Fortunatamente il trend negativo non ha interessato tutti i settori ed alcuni, come la vendita di auto nuove, continuano a crescere.

Un evento positivo è stata la nomina di Theresa May come primo ministro inglese: stando alle previsioni degli analisti politici si riteneva che la nomina non sarebbe avvenuta prima dell’autunno, lasciando la Gran Bretagna in una situazione politica non ottimale. L’elezione del nuovo primo ministro è stata invece più rapida del previsto, adesso bisognerà vedere come si procederà circa l’effettiva uscita del Regno Unito dalla comunità Europa.

Gli analisti di mercato sono d’accordo nel ritenere che la vittoria del Brexit porterà a conseguenze negative per la Gran Bretagna, sia nel breve che nel medio periodo, anche se non è possibile prevedere con esattezza l’entità di questo trend di decrescita. Lo scenario peggiore consiste in una perdita di Pil di 0,5 punti percentuali per il Regno Unito ed un calo del prodotto interno lordo per i paesi dell’Eurozona dallo 0,1% allo 0,3%.

La riunione BCE luglio sarà solo la prima di tante riunione che vedranno impegnata la Banca Centrale Europea. Certamente non ci si può aspettare che al termine di questo primo incontro vengano prese decisioni definitive ed è più probabile che sia una riunione per studiare la situazione con i dati attualmente a disposizione.