A partire dal 2018 è stata istituita una agevolazione sugli investimenti pubblicitari incrementali, ovvero un credito d’imposta pubblicità. Tale credito costituisce infatti una agevolazione per tutte quelle imprese (e non solo, come vedremo più avanti) che decidono di investire nella pubblicità. Ma quali sono nello specifico le realtà coinvolte? A quanto può ammontare tale credito di imposta e come si fa per richiederlo? Nelle prossime righe le risposte alle domande più frequenti in tema di credito d’imposta pubblicità.

Credito d’imposta pubblicità: che cos’è?

Come abbiamo già accennato, il credito d’imposta pubblicità consiste in una agevolazione per gli investimenti pubblicitari incrementali. Questa misura è stata introdotta nel 2018 tramite il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 maggio 2018, n. 90. Infatti, in tale decreto sono stati definiti i criteri e le modalità di attuazione del credito d’imposta pubblicità.

Questa agevolazione è rivolta a imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali. Il credito è quindi relativo a tutti quegli investimenti pubblicitari incrementali effettuati su stampa quotidiana e periodica (anche online) ed emittenti televisive e radiofoniche locali.

Sussistono, come detto, dei requisiti per poter beneficiare di questa agevolazione. Il requisito consiste infatti nel rapporto tra gli investimenti pubblicitari effettuati. In altre parole, l’ammontare complessivo degli investimenti pubblicitari effettuati deve essere superiore all’1% dell’importo degli stessi investimenti effettuati sui medesimi mezzi d’informazione nel corso dell’anno precedente.

Per quanto riguarda l’entità del credito d’imposta pubblicità, questo è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati. Il credito è comunque concesso nei limiti massimi degli stanziamenti previsti ogni anno, nonché nei limiti di cui ai regolamenti dell’Unione europea in materia di aiuti “de minimis“.

Novità per il credito d’imposta pubblicità 2022

Come già previsto per l’anno passato, anche per il 2022 si applicano delle importanti novità. Infatti, come si legge nell’articolo 57 bis, comma 1-quater del cosiddetto decreto “Sostegni-bis”, sia per il 2021 che per il 2022 la misura di erogazione è stata diminuita. Per questi due anni credito d’imposta è infatti concesso nella misura unica del 50% del valore degli investimenti effettuati su:

  • giornali quotidiani e periodici, anche on line
  • emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato

Di conseguenza, almeno per questi due anni non potrà essere preso in considerazione il requisito precedentemente in vigore. In altre parole, non è più necessario registrare un incremento minimo dell’1% dell’investimento pubblicitario, rispetto a quello dell’anno precedente.

Come richiederlo?

Abbiamo visto quali sono i requisiti per poter accedere al credito d’imposta pubblicità. Vediamo dunque come fare per richiederlo. In tale senso bisogna fare riferimento al provvedimento del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 31 luglio 2018. Con tale provvedimento è stato infatti approvata, quale modalità di presentazione della domanda, la comunicazione telematica.

Nello specifico, è necessario presentare:

  • Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta” in cui sono riportati i dati degli investimenti effettuati o da effettuare nell’anno agevolato;
  • Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati” al fine di dichiarare che gli investimenti indicati nella comunicazione per l’accesso al credito d’imposta sono stati effettivamente realizzati nell’anno agevolato in ottemperanza dell’articolo 3 del D.P.C.M. n. 90 del 2018 e di cui all’articolo di cui all’articolo 57-bis del D.L. n. 50 del 2017.

Tali documenti devono essere inoltrati al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La finestra utile per l’invio della comunicazione per l’accesso al credito d’imposta va dal 1° al 31 marzo ogni anno. Al contrario, la dichiarazione sostitutiva può essere presentata dal 1° al 31 gennaio dell’anno successivo.

Dopodiché, l’entità del credito d’imposta pubblicità concesso per ogni domanda sarà disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate. Infine, il credito sarà utilizzabile in compensazione attraverso l’utilizzo del modello F24.